Come montare un video: 2 strumenti gratuiti (+1) e i 4 passi per il montaggio

Come montare un video: che programma utilizzare?
Come montare un video: al giorno d’oggi hai davvero l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda la scelta del software e del dispositivo.
Esistono davvero tanti strumenti, sia a pagamento che gratuiti, adatti sia alla piattaforma PC con sistema Windows, che per chi invece ha scelto il sistema OS della Apple con un Mac.
Ora ne vediamo alcuni, e poi ti mostrerò anche tutto il processo di montaggio in modo che tu abbia le indicazioni passo passo per sapere come montare un video.
La scelta dello strumento è dipendente da molte variabili: necessità tecniche, compatibilità con altri strumenti che si utilizzano, familiarità con un certo tipo di software e quindi di interfaccia grafica, costi.
In questo articolo vediamo solo degli strumenti gratuiti, così da restringere il campo di molto.
In particolare analizzeremo il processo prendendo in considerazione lo strumento che avrà validità su entrambe le piattaforme.
Ma prima vediamo due delle scelte più “classiche”: Movie Maker per PC e iMovie per Mac.
Entrambi questi software esistono da anni e hanno sviluppato caratteristiche e strumenti moderni per soddisfare le necessità della maggior parte delle persone che hanno bisogno di sapere come montare un video.
Molto spesso si trovano anche di default sugli smartphone relativi (quindi con sistema operativo Android e Apple OS).
La terza opzione, che in questo articolo approfondiremo più in particolare, che ti risolverà il problema di come montare un video, è CapCut.

CapCut è nata come app per smartphone (sia Android che Apple OS), ma ha anche una versione Desktop da scaricare, oltre che un editor online!
Quindi, ce n’è una versione per ogni dispositivo e per ogni preferenza: sia che tu voglia fare tutto sul device portatile (smartphone o tablet), sia che tu scelga più comodamente di montare il tuo video al computer.
Io personalmente preferisco – forse per deformazione ormai da anni – di utilizzare il computer, anche perché ho le mani grandi e non mi piace “ciappinare” troppo con le tastiere dell’iPhone, ma la nostra Content Advisor, nonché doppiatrice e Talent, Paola, crea la maggior parte dei suoi lavori proprio con lo smartphone.
Ma è giusto così, anche perché ogni tipologia di video ha un suo “flusso di lavoro”, leggermente diverso.
Se, ad esempio, le riprese sono state fatte tutte con lo smartphone, e abbiamo bisogno di capire come montare un video in velocità per il web, CapCut può essere lo strumento ideale, anche perché è ricco di caratteristiche e funzioni che lo rendono più che completo per la media degli utilizzatori.
Come montare un video: qual è il primo passo?
A prescindere dallo strumento che hai scelto per il montaggio, che sia Movie Maker, iMovie, CapCut o qualsiasi altro, i passaggi da seguire durante una produzione video sono simili per tutti.
Per prima cosa (presumendo che tu abbia già fatto le riprese di quello che farà parte del video finale), bisogna organizzare tutto il materiale.

Per sapere davvero come montare un video, bisogna considerare che le sole registrazioni delle clip video potrebbero non bastare.
Quasi sempre occorrono delle grafiche, delle immagini in sovrimpressione, altri elementi come titoli, scritte, e soprattutto un commento musicale, o “colonna sonora”.
Questi elementi molto spesso si trovano già all’interno del software o app che si sta utilizzando.
Altre volte vanno aggiunti perché specifici per ogni video: penso al logo aziendale, a grafici di risultati che si vogliono mostrare, a slide di presentazione.
Ad ogni modo, in questa fase di pre-produzione è bene organizzare tutto il materiale in modo da poter poi selezionarlo man mano che ci servirà.
Se siamo sul computer, sarà bene metterlo tutto in una cartella specifica in modo da averlo ben organizzato e accessibile ogni volta che ci servirà.
Il mio consiglio è comunque – se si sta utilizzando un computer – quello di servirsi di un hard disk esterno per contenere il materiale.
Il montaggio video è un’operazione che prende molto spazio sul computer, e non si vuole correre il rischio di riempire la memoria interna e rallentare tutto il sistema per mancanza di spazio.
Come montare un video: come procedere con il flusso di lavoro?
Il passo successivo all’organizzazione del materiale è quello di importare tutto all’interno del software che si sta utilizzando.
In questo modo avremo visibili in un’apposita sezione tutti i “media” che andremo a utilizzare per il nostro montaggio.

Quando si importa il materiale si sceglie poi il formato del video che si intenderà esportare, e questo potrà essere diverso a seconda dell’utilizzo che verrà fatto con questo contenuto.
CapCut viene in aiuto anche da questo punto di vista, dato che ti dà la possibilità di scegliere tra tanti diversi formati già pre-impostati, in modo da non sbagliare la risoluzione e il frame più indicato, anche a seconda della piattaforma su cui verrà caricato il video.
Oltre a questa operazione di “import”, è bene stabilire una scaletta di montaggio, ovvero una sequenza indicativa di come il materiale verrà messo sulla timeline.
La timeline è la parte del software dove compariranno tutti gli elementi scelti per il montaggio, e la loro eventuale sovrapposizione, le transizioni, gli effetti.

In tutte le app e software è possibile fare uno zoom in – zoom out della timeline, in modo da allargare o restringere la modalità di visualizzazione e avere eventualmente una maggiore capacità di editing di precisione.
In molti casi i tagli vanno effettuati al millesimo, quando si vuole un montaggio estremamente rapido e dinamico, sullo stile di quello che ad esempio puoi vedere in qualche servizio de “Le Iene”.
In realtà, in ogni montaggio professionale i tagli vanno fatti molto precisamente.
Quindi, abituati a prendere bene le misure e a non lasciare pezzi inutili nelle clip che intendi mostrare al tuo pubblico target.
Dare valore al loro tempo è un segno di grande rispetto, così come quello di mostrare loro dei contenuti di valore ben confezionati e resi fruibili al massimo.
Gli stili di montaggio attualmente sono tanti e diversi a seconda del messaggio, del pubblico target, del carattere del brand, come si dice qui in questo articolo.
Quindi fai attenzione a scegliere con cura la tipologia di elementi grafici, gli effetti e le transizioni che utilizzerai perché concorreranno per larga parte al successo (o insuccesso) del tuo montaggio.
Ma andiamo verso la conclusione di questa guida su come montare un video.
Come montare un video: cos’altro è importante aggiungere?
Un perfetto corredo ai tagli, alle transizioni ed eventuali effetti, è senza dubbio la scelta di una perfetta colonna sonora.

Chi sa come montare un video e lo fa professionalmente, molto spesso passa più tempo a cercare la giusta traccia musicale che a montare la vera e propria clip.
Tant’è vero che uno dei meme più conosciuti nell’ambiente è questo:

E, se non dovesse bastare l’importanza fondamentale della giusta colonna sonora per disegnare il giusto mood, prova a dare un’occhiata a questa clip, però ti avverto: se non ti è concesso in questo momento di ridere a crepapelle, NON GUARDARE QUESTO (BREVE) VIDEO!
Ulteriore precisazione: se vai a guardare la scena originale, oltre a un’altra musica, molto più scarna, nel montaggio originale si fa largo uso di effetti sonori per creare l’ambiente giusto: in particolare parliamo dello scrocchio delle dita, in questa scena.
Ovviamente sono suoni ricreati ad arte e montati in post-produzione, e aggiungono quel tocco di crudezza in più per far immergere lo spettatore nel pieno dell’azione marziale che sta per svolgersi.
Un altro effetto sonoro tipicamente aggiunto in post produzione è il classico suono delle spade che si sfoderano: nella realtà non fanno certo quel tipo di sonorità, ma l’aggiunta del metallo che si sfila aiuta a preparare lo spettatore all’azione.
Ricordiamo che, oltre alla colonna sonora, è importantissimo curare l’audio del video in generale.
Un buon audio fa almeno il 50% della qualità totale del video.
Nel momento in cui scrivo questo articolo, c’è a disposizione gratuitamente un tool di Adobe che ti dà una mano incredibile per migliorare la qualità della ripresa audio del tuo video: lo trovi qui.
Considera che fino a poco fa, per avere questo tipo di risultato, occorrevano parecchi plugin molto costosi, oltre alle competenze per utilizzarli e al tempo per regolarli per bene.
Come montare un video: qual è l’ultimo passaggio?
Prima di concludere il montaggio, e procedere con l’ultimo passaggio, ossia l’esportazione, è bene ricontrollare tutto il montaggio e riguardare un’ultima volta il tutto per vedere se ci sono errori, refusi, e se tutto gira come vorremmo.
Chiaramente, a seconda del tipo di video che stiamo montando, è necessario riguardare più volte il tutto man mano che andiamo avanti, anche per mettere a fuoco alcuni aspetti che magari non abbiamo ben chiari all’inizio.
Sarà fondamentale se ad esempio abbiamo montato un trailer con un montaggio molto dinamico e un video storytelling ben delineato, come ho descritto in questo articolo.
Se invece, si tratta di una semplice take alla quale stiamo solo apportando dei tagli e delle migliorie dal punto di vista audiovisivo, sarà sufficiente meno tempo.
Certo è che, man mano che prenderai confidenza con lo strumento, il tempo che impiegherai a montare il tuo video diminuirà.
Non ti aspettare però che questa attività diventi mai troppo rapida, perché il montaggio video è uno dei task più time consuming che ci siano.

È sicuramente quella che la maggior parte dei nostri clienti scelgono di delegare a noi, perché in questo modo riescono a risparmiare tempo e a ottenere un risultato migliore di quello che avrebbero fatto con il “fai da te”.
Ad ogni modo, credo di averti dato tutte le indicazioni per poter procedere anche in autonomia: l’ultimo passo che completa questa guida su come montare un video è appunto l’esportazione: basta scegliere il formato desiderato e salvare il file sul proprio dispositivo (computer o smartphone a seconda di ciò che si è usato).

Tendenzialmente si rispetterà il formato scelto per la timeline (e quindi “il progetto” iniziale), e lo si pubblicherà sulla piattaforma di destinazione, in formato preferibilmente .mp4, che è compresso ma che mantiene comunque una certa qualità.
Diversamente, il file .MOV, quindi non compresso, sarà molto più pesante (fino a 10 volte) e verrà comunque compresso dalla piattaforma di destinazione, che sia YouTube, Facebook o altre, dato che la grandezza del file ha un costo notevole sui server sui quali verrà ospitato.
Come montare un video: Conclusioni
Siamo arrivati alla fine di questa guida, che spero tu abbia trovato esauriente e completa senza però essere prolissa.
L’argomento del montaggio video è molto vasto, e ci sono tanti dettagli che possono fare la differenza e quindi trasformare un video “mediocre” in video di successo.
Il consiglio che mi sento di darti, specie se sei all’inizio di questo percorso, è di preferire la semplicità, la pulizia, senza strafare con effetti, transizioni, luci stroboscopiche.
Soprattutto se stai realizzando un video per la promozione del tuo business e della tua attività commerciale (e questa non è una discoteca sulla Riviera Romagnola)
Come sempre, se hai bisogno di ulteriori informazioni, puoi leggere qui gli altri articoli del blog, oppure contattarci per delegare a noi una parte del lavoro o prenotare una consulenza su come impostare il tuo workflow.
Buon Lavoro e Ad Maiora Semper!
Il Tuo Video Coach di fiducia
